Marinai di Terraferma

Buongiorno, non contento di aver rovinato un catamarano, voglio riprovarci con un mono.

L'idea è la seguente. voglio trasformare questa barca in un minicabinato a vela.

Il primo passo è la costruzione di una tuga. Deve essere lunga abbastanza da ospitare due cuccette e alta abbastanza da poterci stare seduti, rovesciano la panca e appoggiando i piedi sul pagliolo. Stimo dunque una tuga alta 40 cm.

Pensavo di far passare due listelli sotto i gavoncini a lato e accoppiarli con un listello sopra la coperta unito con spine di legno ed epox, in modo da rendere solidale il tutto. A questo punto posso costruire la struttura. Vorrei fare un sandwich con sughero. ecologico e isolante. Correzioni?
Fin qui non dovrebbero esserci problemi........ (le ultime parole...)

siccome i problemi non bastano mai, ci vorrei aggiungere una vela. l'idea iniziale era quella di fare un armo a cat, ma poi ho visto una barchetta lunga quanto un tubetto di dentrificio che armava un bompresso e me ne sono innamorato.
sono in possesso di una vela da dinghy in prestito (grazie Giorgio)
Monterei una coppia di listelli trasversali a prua della tuga, sulla quale fissare una scassa. Allo stesso modo allungherei un bompresso per incocciare un fiocco. Temo però che la barca diventi troppo poggera, in quel caso posso issare solo randa (?)

Non c'è deriva e non intendo forare lo scafo. La chiglia però mi convince e vorrei costruire uno di quei timoni alla veneziana (bragozzo?) o da cat boat, che funge sia da deriva che da timone. Potrebbe bastare? Come calcolo le dimensioni?

Ultima idea sarebbe quella di applicare una chiglia di qualche cm, lungo tutta la barca, ma non saprei proprio come fare.

La barca non deve avere prestazioni da regata, ma deve navigare da spiaggia a spiaggia e tornare a casa anche se il tempo peggiora

aggiungo foto perché rovesciata

qui si vedono i due gavoncini dove dovrei infilare i listelli per la struttura della tuga

ma a te la regalano la epox e il sughero??

perche', sinceramente... con quello che spendi per il materiale secondo me un microcabinatino gia' pronto di N-mano lo trovi...

o e' tanto per tenersi allenati?

Presa laterale al vento, dormire galleggiando... le vado cose un po' proibitive.
Se spiaggi, una tenda automontante. che ci fai con la cabina?
Magari un riparo dal sole, ma oltre non andrei...

O è tanto per tenersi allenati?

come siete diventati vecchi

Secondo me è per tenersi allenato....

Bravo!

per utilizzare un timone alla veneta,che funge anche da deriva assicurati di:
-prevedere un timone di superficie abbastanza grande, diciamo analogo a quella che avrebbe una deriva
-montare l'armo in modo che i centro velico sia compatibile con il centro di deriva. Le barche venete hanno l'albero a circa 1/3 della lunghezza dello scafo ed il centro velico circa 1/6 di tale lunghezza.

Adesso che sai tutto, non puoi sbagiare

definisci timone di superficie
mi pare di capire che l'unico problema è che se è troppo grande frena, quindi nel dubbio.....abbondo(?)

come calcolo il centro di deriva non avendo una deriva? potrebbe essere il punto più basso della chiglia?

Per l'albeo a 1/3 della barca potrebbe starci. Più o meno ci siamo. diverso poi calcolare il centro velico

rispondo in ritardo perchè solo ora ho scorso il forum.
Mi spiace ma ero occupato con la costruzione della mia barca.
Indicazioni pratiche:
Superficie di timone: approssimativamente uguale a quella di una deriva
Centro delle vele: punto di incrocio delle bisettrici degli angoli delle vele. Se sono più di una, il centro si trova sulla retta che unisce i due o più centri velici ad una distanza da questi proporzionale alla superficie delle vele.
Centro di deriva. disegni in scala e poi ritagli su un cartoncino il profilo della superficie bagnata di timone e opera viva poi metti in bilico su una lama messa a 90° questo profilo ritagliato. Dove sta in equilibrio è il centro di deriva della barca.
Centro di deriva e centro velico dovrebbero stare sulla stessa retta perpendicolare all'acqua o il centro velico può stare avanti del centro di deriva fino a circa un 4% della lunghezza al galleggiamento, mai indietro.