Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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 Oggetto del messaggio: appunti di meteo
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-L'aria è trasparente quindi non viene scaldata direttamente dal sole, se mettete un vetro sotto il sole non si scalda. L'aria viene dunque scaldata per conduzione (contatto) con il suolo.
-Diverse tipologie di suolo hanno un diverso albedo e un diverso assorbimento del calore. La neve o l'acqua hanno un albedo molto alto, quindi riflettono la maggior parte dell'energia del suolo. Una strada di asfalto nera ha un bassissimo albedo e un altissimo assorbimento dell'energia solare
-I fluidi con diverse caratteristiche fisiche (pressione, temperatura, umidità) difficilmente si mescolano. Nella doccia serve il miscelatore per mescolare acqua calda e fredda. L'aria è un fluido come l'acqua, solo meno denso. Una bolla d'aria più calda o più fredda, non si mescola con l'aria circostante
-Una bolla d'aria appoggiata sopra una superficie con basso albedo, si riscalderà più dell'aria circostante, tanto da permetterle di galleggiare per differente pressione e temperatura, vinta la tensione di superficie si stacchera dal suolo e comincerà a salire, come una goccia che si stacchi da un rubinetto. Altra aria andrà a sostiuire la bolla appena staccata, riscaldandosi a sua volta. Quando la temperatura lo permette, la goccia diventerà un flusso costante e il ciclo termico diverrà continuo e non a bolle.
La bolla salirà verso l'alto raffredandosi secondo il grandiente adiabatico secco, (rapporto temperatura-quota: es: un grado ogni 100m) raggiunta una quota determinata, raggiunerà la temperatura di rugiada, condenserà e formerà una nuvola cumuliforme=nubi convettive.
Più c'è differenza di temperatura più la bolla sale velocemente e in alto=se giù è caldo e su è freddo (primavera)la bolla salirà forte e in alto.

La brezza è il movimento dell'aria che va a riempire il vuoto lasciato dalla bolla che è salita. Ecco perché si chiama brezza termica.

Siamo al mare: La sabbia si riscalda molto velocemente e molto più dell'acqua, fino a che la bolla d'aria appoggiata sopra la spiaggia si stacca e sale. Dal mare arriverà aria a sostiuire la bolla che si è staccata. Più la temperatura sale, più frequente sarà il ciclo delle bolle fino a diventare un flusso costante di aria che dal mare viene a sotiuire l'aria che è salita e che si riscalderà a sua volta. E' la brezza di mare che comincia a colpi a mezza mattina si intensifica con il caldo della giornata e si spegne alla sera.
La notte l'acqua avrà conservato il calore accumulato durante il giorno (inerzia termica), ma la sabbia si è raffreddata molto velocemente: di notte si fa il bagno nell'acqua calda, ma i piedi sono freddi sulla sabbia. Il ciclo sarà contrario, quindi soffierà dalla terra verso il mare. È la brezza di terra.
In quota il regime è esattamente l'opposto.

In primavera mi aspetterò brezze molto più forti e frequenti perché il sole scalda tanto e a lungo, ma l'acqua ha temperature basse. Andando avanti con la stagione il mare si scalda e la differenza di temperatura tra acqua e terra sarà sempre minore, quindi minore l'intensità e la durata della brezza. In inverno l'energia solare non scalda sufficientemente la terra, quindi quasi inesistente il regime delle brezze.

Se ci sono cumuli sopra le coste è ragionevole aspettarsi un regime di brezza. Se la brezza è molto forte, il cumulo può degenerare in cumulonembo: il classico temporale estivo.

La brezza non centra nulla con il vento meteo o vento di gradiente, ma è un fenomeno locale.

Se non vi siete addormentati vi spiego anche la turbolenza sotto costa e il comportamento della brezza in una strettoia

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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 11/12/2011, 14:43 
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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 11/12/2011, 19:17 
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anche se non lo avete chiesto :evil: ...
tanto per alleviare il mortorio pontile di questo forum


Due concetti senza paura
Wind shear e Teorema di Bernoully applicato ad un tubo di Venturi

- windshear. Fenomeno meterologico dovuto allo sfregamento di masse d'aria con caratteristiche fisiche diverse, che come già sappiamo non si mescolano. Risultato: forte turbolenza nello strato limite (zona di contatto). Immaginate di prendere una secchia d'acqua, rovesciatela con violenza sul pavimento. L'acqua impattando contro una superficie che non può penetrare fuggirà con direzioni impossibili da prevedere. Tanto sarà la violenza con cui rovesciate l'acqua, tale sarà la violenza delle “raffiche” d'acqua. Togliete l'acqua e mettete una brezza, togliete il pavimento e metteci un'altra massa d'aria oppure un ostacolo. La costa o una falesia.

- Il teorema di Bernoully è abbastanza complicato, ma è essenziale nella meteorologia. Non sono un fisico e la faccio semplice:
all'interno di un tubo di flusso, la somma della pressione dinamica e di quella statica è costante. Significa che se una diminuisce, l'altra aumenta. In buona sostanza, prendete un tubo dell'acqua, se l'acqua corre(pressione dinamica) il tubo sembra vuoto, ma se l'acqua è ferma, non si riesce a stringerlo perché la pressione (statica) al suo interno è aumentata. In un tubo di Venturi (un tubo con una strozzatura) al livello della strozzatura, la pressione dinamica aumeterà, di conseguenza la statica diminuisce.
Questo teorema è alla base di tantissimi fenomeni fisici, tra cui il volo, la portanza di una vela, la meteorologia.
Vediamo perché ci serve.

Quando una brezza impatta contro un ostacolo, cercherà di aggirarlo per la via più breve. Immaginiamo un ostacolo isolato: un piccolo isolotto in mezzo al mare. L'aria è un fluido tale e quale all'acqua, quindi la brezza si comporterà esattamente come un torrente che incontra un sasso sulla sua strada. Cercherà di aggirarlo, ma verrà creata una strozzatura tra il sasso e l'aria circostante . Un tubo di venturi. In corrispondenza della strozzatura (l'isolotto) la pressione dinamica aumenterà quindi la velocità del flusso (brezza). All'uscita della strozzatura (dopo l'isolotto) la dinamica tornerà a regimi normali, aumentando la statica che andrà a premere dietro l'isolotto.

Risultato, quando troviamo un isolotto in mezzo al mare ci aspeteremo
-windsheer sopravento,
-un'aumento della velocità del vento sui lati,
-vortici ad asse verticale sottovento.
Un kayak in un torrente troverà pace dietro un sasso, dove l'acqua tende addirittura a tornare contro corrente (vortici ad asse verticale).

Immaginiamo invece che l'ostacolo sia lungo e risulti difficile o impossibile aggirarlo. Immginiamo un clif, una scogliera o una falesia. Più semplicemente la costa, alta sul mare. Non potendo aggirarla, l'aria la risalirà, per spinta aerodinamica. Se l'ostacolo è graduale e la sua superficie omogenea, immaginiamo una collina priva di alberi, il flusso sarà regolare e costante. Sicuramente i gabbiani sfrutteranno questa spinta per veleggiare ad ali aperte e immobili. Se la costa è tanto alta da permetter all'aria di salire fino al punto in cui condensa, noteremo cumuli sulla sommità dell'ostacolo, belli, non sviluppati e a base piatta.
Se invece l'ostacolo ha superficie irregolare, un bosco, delle case o addirittura un paese, il flusso sarà rotto e confuso.
Quando la costa è verticale, come le falesie che si tuffano in mare, possiamo aspettarci nei bassissimi strati, ad altezza albero per intenderci, e in stretta prossimità della costa, windshear e turbolenza anche violenta.

Sottovento la cosa è più interessante. Infatti l'aria che ha superato l'ostacolo risalendolo, si troverà nella stessa identica situazione del torrente che aggira il sasso. È sufficiente ruotare il quadro di 90 gradi. Significa che per lo stesso teorema di Bernoulli applicato ad un tubo di venturi, il flusso d'aria, che ha raggiunto la cima dell'ostacolo (la strozzatura di Venturi), troverà improvvisamente spazio, cadrà quindi la pressione dinamica (velocità del flusso) aumentando quindi la statica. L'aria tenderà allora a “cadere” sotto la cima dell'ostacolo, quasi “risucchiata” o meglio spinta dall' improvviso aumento della pressione statica. Nella migliore delle ipotesi saranno creati vortici ad asse orrizontale. Ma se la pressione è tale da schiacciare l'aria sull'acqua (quasi sempre accade), il windshear che si formerà sottovento sarà devastante, con raffiche violente, improvvise e da ogni direzione. Come prendere una secchia...d'aria e rovesciarla sul pavimento.
Se poi aggiungiamo una temperatura dell'aria molto più fredda della situazione sottovento all'ostacolo aggiungeremo così, alla pressione statica di Bernoulli, il peso dovuto alla minore temperatura del flusso. Esempio: una catena di montagne, il Velebit, una corrente fredda, quindi da nord (est) = il fenomeno catabatico (discesa) della bora. A volte tanto devastante da creare aerosol al livello del mare.

L'altro fenomeno correlato ed interessante è il caso di una naturale strozzatura: uno stretto, una gola che sfocia sul mare, la bocca di un golfo. A questo punto però non serve spiegare.
La strozzatura è quella di Venturi. Quindi aumento della pressione dinamica (velocità della brezza) in prossimità della strozzatura e vortici ad asse verticale ai lati (aumento della statica). Se poi è una valle stretta che si apre su un lago o sul mare, aggiungiamo al tutto la diminuita temperatura dell'aria all'interno della valle, che quindi crea un fenomeno catabatico. Ma il resto lo sapete.

Se state buoni vi spiego anche la differenza tra brezza e vento

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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 11/12/2011, 19:21 
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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 11/12/2011, 21:08 
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Non ho letto tutto, e di corsa (ma mi rifarò...)

L'ultima immagine però mi ha fatto pensare a ciò che succede in un temporale:
(sarò rozzo e inesatto, in quest'ultimo caso mi corrigerete..)
- prima l'aria viene risucchiata in alto
- poi (immagine) si riversa verso il basso; la pressione aumenta (?); in superficie mr Coriolis ci regala un anticiclone (?)
Se sì, si direbbe che per sfuggire al groppo il modo migliore sia con mure a dritta (?)
Ma... orizzontalmente, il temporale ha una strada preferenziale? Cioè, è prevedibile verso dove si muove? :shock: (Io tenderei ad andare altrove... :roll: :idea: )

Insomma se vale mure a dritta, quale andatura? Ricordo di aver elaborato "bolina" (ero fresco di studi applicativi, ma magari sbagliavo) e adesso non ricordo perché.
Puoi/potete aiutarmi?

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Alberto
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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 11/12/2011, 22:15 
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Ho messo il link nell'articoletto che avevo fatto ieri. Andrebbe aperta una sezione apposta? :?


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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 11/12/2011, 22:49 
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Guarda Tramp, sinceramente non ho capito la domanda, prova a riproporla, ti chiedo scusa.
Il temporale è uno dei fenomeni più affascinante che esiste in natura. È letteralmente mostruoso e non credo che in natura esista qualcosa di più potente, annientante, esplosivo. Sono pochi gli aereoplani che potrebbero volarci all'interno. Un jumbo jet subirebbe un crash strutturale, altri veivoli, non sono in grado di sopportare le brutali correnti all'interno del nembo. Se il nembo degenera in micro cella è in grado di perforare la troposfera e trascinarsela dietro per inerzia. Quando si rovescia al suolo genera fortissime turbolenze devastanti. Le cosidette trombe d'aria, di cui si sente spesso nei telegiornali estivi, sono in realta down draft e wind shear da nembo. La tua domanda non mi è chiara, ma voglio dirti una cosa. L'aspirazione da nembo o da congesto è l'incubo dei piloti di volo libero. L'aspirazione è in pratica quando il cumulo degenera in congesto e poi in nembo e per poter svilupparsi verso l'alto ciuccia aria da tutt'attorno (up draft), compreso lo sprovveuto pilota che si trovasse nei paraggi. Ogni allievo, quando comincia ad avere cognizione del cielo che lo circonda e comincia a farsi delle idee, prima o dopo pone la fatidica domanda: se finisco in aspirazione cosa faccio? Risposta: muori. Se comincia l'aspirazione devi essere per terra da un pezzo, dentro al bar del club, con la vela piegata nel bagagliaio e la birra in mano a goderti lo spettacolo.
Secondo me se c'è un violento temporale non dovresti essere in mare a farti domande sulle mura da tenere, ma in una rada protetta con tutto il ferro possibile in acqua o al bar del porto, a goderti la furia del mare.
Sul semicerchio maneggevole il discorso è diverso e possiamo parlarne. Anzi...facciamolo

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margutte ha scritto:
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Guarda Tramp, sinceramente non ho capito la domanda, prova a riproporla, ti chiedo scusa.
Il temporale è uno dei fenomeni più affascinante che esiste in natura. È letteralmente mostruoso e non credo che in natura esista qualcosa di più potente, annientante, esplosivo. Sono pochi gli aereoplani che potrebbero volarci all'interno. Un jumbo jet subirebbe un crash strutturale, altri veivoli, non sono in grado di sopportare le brutali correnti all'interno del nembo. Se il nembo degenera in micro cella è in grado di perforare la troposfera e trascinarsela dietro per inerzia. Quando si rovescia al suolo genera fortissime turbolenze devastanti. Le cosidette trombe d'aria, di cui si sente spesso nei telegiornali estivi, sono in realta down draft e wind shear da nembo. La tua domanda non mi è chiara, ma voglio dirti una cosa. L'aspirazione da nembo o da congesto è l'incubo dei piloti di volo libero. L'aspirazione è in pratica quando il cumulo degenera in congesto e poi in nembo e per poter svilupparsi verso l'alto ciuccia aria da tutt'attorno (up draft), compreso lo sprovveuto pilota che si trovasse nei paraggi. Ogni allievo, quando comincia ad avere cognizione del cielo che lo circonda e comincia a farsi delle idee, prima o dopo pone la fatidica domanda: se finisco in aspirazione cosa faccio? Risposta: muori. Se comincia l'aspirazione devi essere per terra da un pezzo, dentro al bar del club, con la vela piegata nel bagagliaio e la birra in mano a goderti lo spettacolo.
Secondo me se c'è un violento temporale non dovresti essere in mare a farti domande sulle mura da tenere, ma in una rada protetta con tutto il ferro possibile in acqua o al bar del porto, a goderti la furia del mare.
Sul semicerchio maneggevole il discorso è diverso e possiamo parlarne. Anzi...facciamolo


"Semicerchio maneggevole" non la sapevo, ma senbrerebbe la risposta alla mia domanda.
Ma la rotta del temporale 'nostrano' (non uragano, grazie) è quella segnata nella figura o quello è solo un esempio? Perché se è un esempio, siamo daccapo...
Ok, io mi ci sono trovato, e non una volta sola. Inutile dire che non dovevo esserci; c'ero...
Rifaccio la domanda:
- se un temporale (non uragano, se no non ero qui con la domanda) è in formazione (succhia) io vedo bene che me ne devo allontanare.
- quando "lui" invece soffia, magari soffia forte, che strada devo prendere?
- il soffio verso il basso si spande sull'acqua, e appena comincia a spandersi, per la legge di Coriolis, devia a destra (mi sto quasi rispondendo da solo.. :) )
- attorno al centro si forma quindi un anticiclone? O sbaglio?
- ma soprattutto, lui dove va? E' prevedibile la sua rotta? (Mediterraneo, Tirreno Centro-settentrionale)
- e quindi: che mure e che andatura è meglio tenere per "scansarsi"?
Non mi sembra poi così peregrino saperlo...
Grazie...

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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
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Riaffiorano brani di risposta...
http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_di_Buys_Ballot

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