Saluti a tutti,
stanchi delle bizze del fuoribordo (che meriterebbe un post a parte, in sostanza deve avere un problema con il minimo, forse i getti sbagliati o sporchi, in maniera random al minimo dopo un po’ si spegne, e quando accade mentre stai facendo la manovra di ormeggio, oppure nel canale del porto in fase di uscita, non è affatto divertente) con il mio socio abbiamo deciso di provare un fuoribordo elettrico.
Il nostro utilizzo del motore è fondamentalmente ridotto a ormeggio e disormeggio, entrata ed uscita dal porto perché per ora facciamo uscite giornaliere.
Se facessimo un utilizzo di crociera penso al momento non potremmo prescindere da un fuoribordo a benzina.
Dopo (breve, forse troppo breve, per la verità) riflessione abbiamo deciso per il boudech 62lbs, invogliati dal prezzo abbastanza contenuto, funzionale ad un esperimento, e dalla discreta potenza unita al voltaggio che si manteneva a 12V consentendoci di utilizzare la batteria da 63Ah presente a bordo. Nella brochure dichiaravano che a bassa velocità consuma 100Watt, quindi dovrebbe ciucciare circa 8-9 ampere; anche ipotizzando al 50% la capacità reale della batteria e raddoppiando i watt consumati con la velocità dovrebbe comunque consentire un utilizzo di 1 o 2 ore senza grossi timori, più che sufficiente per entrare ed uscire dal porto.
La domanda era: sarà in grado di far muovere la barca? Almeno come motore di emergenza per le fasi di ormeggio e disormeggio?
Per ora abbiamo solo provato a vedere se riuscivamo ad installarlo utilizzando come supporto la scaletta (sulla cui solidità posso giurare, avendo tranquillamente sopportato il mio peso più di una volta), e in qualche modo è possibile anche se ora dobbiamo sistemare meglio la cosa.
Poi abbiamo provato con dei collegamenti volanti a barca ormeggiata e sembra riesca a tirare abbastanza le cime di ormeggio. Non abbiamo provato molto oltre perché la batteria non era carica e soprattutto non sappiamo se è ancora abbastanza in forma per sopportare l’utilizzo con motore, avremmo pensato ad una batteria dedicata da posizionare nel gavone posteriore anche per ridurre la lunghezza dei collegamenti.
Quello che già si può dire è che l’utilizzo per l’ormeggio è fantastico, è in grado di far girare la barca su se stessa in maniera molto facile, c’era poco vento quindi il giudizio è sospeso in attesa di condizioni più probanti ma da quello che abbiamo visto va molto bene. Dobbiamo invece ancora vedere come spinge una volta usciti dal porto, magari con un po di onda.
Ora intendo costruire un piccolo castelletto di supporto da attaccare alla scaletta, in maniera che sia fissato in maniera più solida e soprattutto facilmente amovibile e sollevabile in navigazione (usciti a vela finchè non l’abbiamo tirato su era un freno pazzesco).
Se interessa vi tengo aggiornati sullo sviluppo dell’esperimento.
Allegato:
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