Marinai di Terraferma

Mi sono sempre domandato se i diversi prodotti epossidici - per fissaggi, stuccature, pitture - si possono poi eventualmente rimuovere facilmente, o se si comportano come alcuni (?) poliuretanici che sembrano pietrificare, fino a rendere quasi impossibile l'asportazione di vecchie mani.

Qualcuno ha una risposta un po' articolata?
Grazie

Nel senso di professionale? Io no di certo

Però so che il trattamento antiosmosi con epossidica è pressoché impossibile da togliere con la comune carta vetrata, sia essa su orbitale o discatrice. È dura come il marmo, consumi carta a non finire, ma lei rimane li e in alcuni momenti ho perfino sentito ridere.
Sull'U16 fare un rettangolo a resina di 40X30 cm ho consumato 6 fogli per la rotorbitale e 2 per la discatrice. Oltre a parecchie fibre muscolari degli avambracci.

Allora, premesso che posso sbagliare ogni osservazione.
Mi sembra di ricordare che il ciclo epossidico è sensibile ai raggi UV.
Con l'uso di vernice (trasparente o no) epossidica su legno, come si mettono le cose?
- quanto dura approssimativamente, esposta all'aperto almeno 6 mesi/anno nella 'stagione velica'?
- una volta 'usurata' da sole e altro, e meccanicamente, tipo legni in pozzetto, bottacci etc., come si rinnova? va rimossa o basta abrasivarla, fibre muscolari permettendo?

Per chiarire in sostanza lo spirito delle domande:
- tutti d'accordo sull'utilità dell'epossidico per 'ristrutturazioni' di cose vecchie e ammalorate;
- ma dal punto di vista della successiva manutenzione? ci siamo messi in un vicolo cieco?

Ri-grazie...

Mi sembra che Tramp abbia fatto diverse domande:

1) come si toglie/smantella l'epoxy.
Paddy ha dato la risposta giusta: è difficilissimo. Le parti in tre dimensioni (fillet, stuccature, ecc... ) a botte di martello e scalpello, i film di copertura con tanto olio di gomito E MASHERINA AL NASO.

2) Quanto dura l'epoxy al sole?. Poco, questione di pochi mesi. Quasi da subito si opacizza, poi in 2 o 3 mesi di sole - ad esempio alla fine della prima estate - comincia a sfarinare.

3) Come si rinnova? Il problema si risolve all'origine. Tutti i trattamenti epoxy a vista DEVONO essere protetti con una poliuretanica, trasparente o colorata, che filtra i raggi UV. Non si lascia mai l'epoxy come ultimo strato, ma gli si danno sopra due o tre mani di poliuretanica. In questo modo l'epoxy non si deteriora affatto (non so che "vita utile" abbia) ma si deve manutenere la poliuretanica. Se si ha la cura di sceglierla bicomponente la durata è lunga: anni. Sulla mia Oca II, dopo 7 anni era ancora perfetta.

Grazie Archi, la risposta è interessante.
Ma forse non esauriente.

In caso di danni, come screpolature, colpi, o crinature dovute a movimenti strutturali, la copertura con poliuretaniche - sempre se non sbaglio qualcosa - rende ancora più drammatica la situazione...
Dimmi che sbaglio...

Alternative? Per i legni a vistIa Il vecchio maledetto flatting? E smalti di che tipo per il resto?

Ri-ri grazie

Beh, certamente devi abrasivare anche la poliuretanica, ma di solito non è un grosso problema.
In realtà, una volta riportato a vista lo strato di epoxy basta grattarlo sul punto ammalorato e poco intorno, fino a tornare a una situazione accettabile della superficie. Non è di norma necessario ritornare al legno nudo. Poi si stucca con epoxy addittivata secondo la necessità, poi di carteggia e si ricopre di poliuretanica. Insomma, non vedo grandi criticità nell'uso, anche artigianale, dell'epoxy, forse solo un occhio a temperatura e umidità.

Il flatting appartiene al passato. Va dato in molteplici strati - diciamo 7 - e poi sempre ripreso annualmente se si vuole un oggetto gradevole alla vista. E' una vernice tecnicamente arcisuperata dalle poliuretaniche e il suo uso non si giustifica ormai più nella pratica, se non in recuperi vegani di barche classiche. Neppure il suo basso costo ne giustifica l'uso, primo perché ne va molto di più a parità di superficie, secondo perché comunque tutti gli anni devi carteggiare e ridarne almeno una mano.

Scusa, dimenticavo la risposta sugli altri smalti.

Tutta la vita poliuretanica bicomponente per gli esterni e anche monocomponente (più semplice ed economica) per gli interni. Puoi scegliere finitura lucida o opaca, la seconda molto migliore, secondo me, per gli interni.

Diluente ad acqua?

Nitro.

Grazie, adesso mi è chiaro.
Mi manca la barca, però..!!